di
Luca Fornaciari

[CINEMA] X-Files: I want to believe - Recensione

Anno: 2008 - Paese: Canada, Stati Uniti - Durata: 100' - Genere: fantascienza, horror - Regia: Chris Carter

Tante, troppe cose da dire: bellissima l'idea del ritrovo, anche se solo per una puntata, così tanti anni dopo la fine di questa storica serie televisiva.
Una semplice puntata come sarebbe stato in quei giorni, in seconda serata, quando si aspettava con ansia l'inizio del telefilm. X-Files: I want to believe è riuscito a rendere, seppur in modo semplice, il clima cupo e misterioso che ha caratterizzato la serie televisiva più famosa degli anni novanta: lento, a volte quasi noioso, con la colonna sonora scarna ed enigmatica. Una grande parte del contributo è comunque reso dai dialoghi surreali tra Mulder e Scully; dialoghi che mai due persone nella realtà farebbero, ma questo è dovuto un po' alla magia degli anni novanta e un po' all'importanza nel telefilm del confronto tra il paranormale e l'inspiegabile (Fox Mulder) e la scienza e la razionalità (Dana Scully).
Questo film è da valutare come un dono per tutti i malinconici che hanno seguito almeno parte dei dieci anni di storia di X-Files; senza dubbio non si distingue per l'ogininalità e per la creatività della trama, anzi, lo si potrebbe considerare nemmeno una delle puntate migliori: ma merita immergersi, anche se solo per poco, indietro dieci anni nella storia.
Voto: 6

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