di
Luca Fornaciari

[NEWS] Il cinema 3D in larga distribuzione

Quest'anno con l'arrivo del film Bolt molti di voi avranno potuto vedere il cartone in un modo molto speciale, ossia in 3D stereoscopico. Le sale cinematografiche che supportassero questa tecnologia erano presenti soltanto nelle grandi metropoli fin'ora, mentre da pochi mesi abbiamo assistito ad una grande distribuzione anche tra i cinema minori, di tale attrezzatura.



Come funziona
La tecnologia necessaria per proiettare un film in 3D non si basa più su quella, ormai passata, che ci costringeva ad indossare occhiali con lenti rosse e blu; oggi gli occhiali necessari hanno lenti trasparenti (leggermente fumè) che incorporano uno shutter digitale LCD in grado di sincronizzare uno sfarfallio proiettato sullo schermo, rendendo così un effetto di profondità. Lo sfarfallio viene a sua volta ottenuto inserendo un disco tra la lampada e il proiettore digitale che, compiendo 6 giri per ogni frame del film, provoca l'effetto.


Riflessioni
L'arrivo del 3D stereoscopico al cinema è per gli appassionati un grande evento: specialmente i film di fantascienza e di animazione digitale, trasmettono emozioni senza precendenti. Nonostante un leggerissimo fastidio iniziale agli occhi (magari soltanto soggezione), questa tecnologia permette di vivere un'esperienza davvero unica.
L'unico dettaglio che mi sento in dovere di criticare, e che per altro resta immutabile e sul quale quindi non si può intervenire, è il fatto che gli occhialini rendano lo spettatore completamente solo: tra le caratteristiche del cinema, oltre allo schermo enorme e ad un impianto molto potente, c'è anche quella di poter condividere il film con amici o famigliari; questo metodo di proiezione estrania completamente lo spettatore rendendo impossibile qualunque scambio di sguardi o di battute durante la visione.


0 comments: