di
Luca Fornaciari

[CINEMA] Underworld: la ribellione dei Lycans - Recensione


Il prodotto che funziona non viene cambiato

E' questa la frase che fa da padrone nell'ultimo capitolo a chiusura di questa discreta saga horror.
L'idea degli autori, già realizzatori dei due episodi precedenti, è stata quella di sottoporre agli appassionati un prequel che andasse a svelare i misteri della nascita dell'eterna guerra tra i vampiri e i lycans. Con quest'ottica hanno assemblato un film discreto, incentrato sullo scontro tra Victor, il capo dei vampiri, e Lucien; primo tra i lycans a poter decidere intenzionalmente quando essere uomo o quando trasformarsi in bestia.

L'introduzione ci spiega come la razza dei vampiri, ai suoi albori, avesse schiavizzato quella dei lycans utilizzandola per le proprie intenzioni. Essendo tremendamente discriminati dai loro padroni, il ritmo della pellicola prendere una forte impennata quando si scopre dell'amore segreto tra Sonja (la figlia di Victor) e Lucien.

Con un finale tutt'altro che scontato, i fan della serie ora possono tirare un sospiro di solievo per due buoni motivi: la saga si è conclusa e sono stati spiegati molti dettagli che possono essere riallacciati agli altri due film; per secondo possono ritenersi soddisfatti della qualità di quest'ultimo capitolo: il quanto a novità, cura dei dettagli, originalità, l'opera non si distingue di certo dallo standard di un sottoprodotto del genere horror. E' però probabile che la sua forza sia proprio nella sua semplicità: i realizzatori non hanno voluto intenzionalmente inserire elementi nuovi o grandi sconvolgimenti che sarebbero stati pericolosi di fronte alla conclusione del filone "Underworld". A questo proposito mi riallaccio alla frase: il prodotto che funziona non viene cambiato, perchè in sè racchiude già l'esperienza di questo terzo ed ultimo capitolo.
Voto 6

2 comments:

Gianchi said...

Si guarda alla fine?

Anonymous said...

si guarda.. una sola volta però.. :)