di
Luca Fornaciari

[TELEFILM] Battlestar Galactica: la speranza divampa


Di seguito alcune considerazioni sul doppio episodio a conclusione della serie Battlestar Galactica

"Cosa senti Starbuck?"
"Soltanto la pioggia"
"Allora prendi la pistola e porta a casa il gatto"

Non avrei potuto neanche lontanamente immaginare un così bel finale per questa serie televisiva. Dopo averci regalato tante emozioni lungo tutti questi anni, la doppia puntata di chiusura è stata l'opera conclusiva che speravamo potesse essere.

A riprodurre in modo estremo quelle che possono essere le esperienze della vita, nelle ultime puntate di Battlestar, grazie ai flashback di Caprica prima della caduta, l'autore ci ha mostrato qualcosa di estremamente reale:
  • Prima dell'attacco cilone ognuno viveva la propria vita nel caos quotidiano: ogni personaggio era quasi schiacciato dai propri difetti, inappagato dalla propria esistenza, intrappolato in situazioni che tiravano fuori solo i lati peggiori di queste persone. Nessuna di loro aveva trovato fino a quel momento una strada da seguire: una strada che li facesse sentire realizzati, appagati e sereni.
  • L'attacco cilone ha massacrato mentalmente a poco a poco ogni personaggio fino a fargli perdere apparentemente ogni principio umano, ogni logica e lucidità; fino a trasformare tutti loro in spettri freddi, incapaci di provare qualunque emozione o di poter far loro distinguere il bene dal male, il giusto dallo sbagliato, l'umano dalla macchina.
  • Il doppio episodio finale ha interrotto il ciclo di violenza e di guerra portato avanti per tanti anni. Ha permesso all'equipaggio di riscattarsi scegliendo per ciascuno la giusta strada. Ha riportato alla luce in ogni persona tutto ciò che poteva avere di buono rendendo possibile ad ognuno di loro di lasciarsi alle spalle i propri errori e le proprie sofferenze passate.
Negli ultimi, fantastici, indimenticabili minuti della puntata finale, Battlestar Galactica ci ha mostrato che dopo tanta sofferenza i personaggi della serie ne erano usciti fortificati, purificati e capaci di poter iniziare una prosperosa, nuova vita. Libera dai limiti dei loro difetti, dalle loro angoscie e dalle insicurezze.

Ora: rileggete le tre fasi precedenti concentrandovi su una vostra personale sofferenza. Vi ritroverete, se ne siete usciti o se state tentando di farlo. Dallo stato iniziale di parziale felicità, dove sentite che c'è comunque qualcosa che non vi torna, si passa violentemente al crollo; allo stralipare della sofferenza e della rabbia, dove si perde ogni logica e il mondo sembra soltanto nero. Bene: Battlestar Galactica nell'ultima doppia puntata dice a tutti noi che dopo questi terribili periodi si sarà in grado di iniziare davvero a vivere: consapevoli degli errori commessi, temprati dalle sofferenze subite, purificati dal dolore lacerante. Ci spiega a gran voce che alla fine ogni pedina prende il suo giusto posto, il posto che merita, nel bene e nel male; così da poter trovare un equilibrio nell'universo, allineandosi ad una giustizia divina che ripaga sempre chi lo merita.
Sono certo che ognuno di voi troverà modo di interpretare personalmente quanto detto: sia coloro che troveranno finalmente la felicità, sia quelle che dopo aver tanto ferito, raccoglieranno ciò che gli spetta.

Quello che la fall finale ha trasmesso a noi appassionati, dopo tanto affanno durante queste serie, credo che sia indescrivibile.
Orgoglioso ed appagato dalla conclusione che l'autore ha voluto dare, ringrazio tutti quelli che hanno condiviso con me queste puntate.

"Così diciamo tutti"



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