di
Luca Fornaciari

[CINEMA] Come una Tegola in Testa.

E' la prima volta che scrivo qui. E già sto turbato.
Beh "turbato" è un po' un parolone forse. Semplicemente mi ritrovo davanti a un grande evento mondiale della cinematografia e mi sento, ecco, decisamente a disagio su cosa dire e come lo dire.
E' vero. Non scherzo. Questa circostanza è una circostanza complicata. Sapete che vi dico? Avete ragione a pensare : "Quante fisime però che ci si fa. Uno si ritrova davanti a qualcosa di buono, una volta tanto, tra le mille e più bugiarate che ci sono in giro e poi, poi non si sa cosa dire? Non si sa cosa scrivere?"
Sarà che in questo momento mi sento un po' come Funes. Quello di “Finzioni” di Borges, per chi ignora ed è contento di farlo. Si, l'insonne Funes. Quello che ha più ricordi che globuli rossi nel sangue. Tanti ricordi e tante cose da raccontare. che non lo fanno nemmeno dormire la notte. Come diceva Baudelaire : “Ho più ricordi in me che se avessi mille anni.” Tante immagini. Troppe. Una miriade di memoriali da stampare in high definition, farci milioni di raccoglitori 24x18 e riempirci una libreria. Questo Funes avrebbe fatto oggidì col digitale.
Non saprei però. Adesso, dopo ‘sta notiziona, è un po' come se mi avessero dato un mucchio di botte. Insomma a chi non mai è capitato? Scoprire che il tuo migliore amico si sente con la tua ragazza. E ritrovarsi in mezzo alla strada in una specie di remake all’“American History X” o della parte finale della “25a Ora” a fare a pugni non si sa bene per cosa o per chi o per quando. A rinfacciarsi i problemi di una vita.
O, per le donzelle, scoprire che il migliore amico del tuo moroso (si si, sempre lui), con cui amoreggi spudoratamente, se la fa anche con la tua migliore amica. E ritrovarsi al telefono a gridare vituperi al mondo o a tirarsi i capelli l'un l'altra in un caffè fino al sangue.
Quando ho letto di sta cosa che sto per dire è un po' come se mi fosse caduta una tegola in testa. Banalità delle banalità. E qui le citazioni cinematografiche si sprecherebbero. Da un "Ben Hur" a un "Cantando sotto la pioggia" in una sigaretta. E potrei dirne altre, ma sai te che noia, e questo articolo poi chi lo leggerebbe più...
Si lo so, è banale la tegola, ma è così. Non saprei proprio che esempio migliore usare. Forse un vaso. Si, forse era un vaso di primule. Già, è banale pure quello. Così come è banale fare un remake di un qualcosa già fatto disfatto e rifatto mille volte. In più tratto da un libro.
Banale come fare un film su qualcosa che una volta pure Topolino e Zio Paperone ci hanno lavorato su! E non scherzo! Chi non l’ha visto almeno una volta per Natale in tv?
Senza parlare poi dei Muppets... Pure loro ci hanno lavorato su sta cosa. Forse avevano bisogno di soldi.
Insomma, forse mi sono dimenticato anche come si fa a scrivere ricercando l’obiettività delle cose. Forse. Ma credo, anzi ne sono sicuro, che in realtà sia un po' come andare in bicicletta. Ci sono cellule nella corteccia celebrare che hanno esattamente lo scopo di non disimparare mai certe cose. Come fumare, fare pipì in piedi o guidare la macchina. Quindi, se puoi, leggi : io qui sono obiettivo.
Per cui, a farla breve, per tornare a bomba, mentre mi "promenavo" per la rete mi sono imbattuto in questa "cosa" che chiamarla straordinaria sarebbe una perifrasi. Un minimizzare e svalutare un evento che non si potrebbe proprio deprezzare così senza poi non aspettarsi un giorno di pagarne una pena. Perché insomma. Dai... Ma voi lo conoscete Robert Zemeckis? Cioè. Voglio dire... Robert Zemeckis!... Mica patatine fritte.

Quello di La Morte ti fa bella (1992).
Quello di Le verità nascoste (2000).
Quello di Cast Away (2000).
Quello di Ritorno al futuro I - II - III (rispettivamente 1985 - 1989 - 1990).
Quello di Forrest Gump (1994).

Quello di tante altre perle del cinema che se non le avete viste allora forse è meglio che le vedete.
Si è vero. Ultimamente si era dato a cose un po’ strane, experimental come direbbero i “professoroni” e per i bambinoni come direi “io”. Robe tipo : Polar Express (2004) mezzovideogiocato. E la leggenda di Beowulf (2007). Che boh, come dice Totò : “C’è a chi piace e a chi non piace.”
Ma caspita. Ma voi ve lo immaginate Jim Carrey nella parte di Ebenizer Scrooge? Imbottito fino a scoppiare di cera sulla faccia per invecchiarlo. Che voi quanti attori conoscete così, come lui, riconoscibili anche sotto un mascherone di silicone così? (Guardare il trailer sotto per provare ciò che vi dico.)
Ecco in sostanza, e per sintetizzare un po’ quello che si è detto pocanzi, io sostengo, sino a prova contraria, (cioè che il film poi alla fine mi fa schifo...) che “Canto di Natale” rifatto da Robert Zemeckis sia quello che si può chiamare un Evento cinematografico di quelli con la E proprio così come la vedete.
Niente di più e niente di meno.
E se il/la vostro/vostra migliore amico/amica non ama Jim Carrey, e per questo pure voi, allora se fossi nei panni vostri da oggi valuterei seriamente la possibilità di cambiare migliore amico. Almeno prima che inizi a sentirsi con il vostro partner.


Wikipedia dixit :

A Christmas Carol
Canto di Natale (A Christmas Carol) - è una delle opere più famose e popolari di Charles Dickens (1812-1870), a cui sono ispirati anche numerosi film (nei titoli originali quasi sempre A Christmas Carol o Scrooge) e anche fiction.

Filmografia
Lo schiavo dell'oro (Scrooge) - film del 1951
Non è mai troppo tardi - film del 1953
La più bella storia di Dickens (Scrooge) - film del 1970
Canto di Natale di Topolino - cortometraggio del 1983
S.O.S. fantasmi (Scrooged) - film del 1988
Festa in casa Muppet (The Muppet Christmas Carol) - film del 1992
Natale a casa Deejay - film del 2004




6 comments:

Ciao Marco, benvenuto sul blog. Complimenti per l'articolo, mi sto veramente ribaltando dalle risate, grande!

Anonymous said...

Semplicemente...splendido. :)

Ted said...

Benvenuto di nuovo e complimenti :-D

Gazzie gazzie del benvenuto..
E sono stracontento che vi sia piaciuto.
Penso che sarà una collaborazione più che fruttuosa questa. Davvero.
:D

ancora complimenti, visto l'articolo particolarmente creativo lo inserisco anche nella sezione Il Comico; ideata dal collaboratore Gianchi e contenente una serie di post divertenti e di spessore artistico

GIAN said...

Beh caro Marco Giovanni Montanari poi se ha il mio indirizzo si degni di scrivermi che non so come contattarti ora che ci penso!!! bella,bella recensione...