di
Luca Fornaciari

[CINEMA] Knowing - Segnali dal Futuro - Recensione

ATTENZIONE! Contiene SPOILER sulla trama del film!

Nel 1959, Lucinda è una giovane alunna di una scuola elementare di recente apertura. Per celebrare l'apertura della scuola viene indetto un concorso in cui gli studenti sono chiamati a disegnare ciò che immaginano avverrà nel futuro, i lavori verranno conservati in una capsula che verrà aperta cinquant'anni dopo. Tutti i bambini disegnano quello che pensavano si verificherà in futuro, tranne Lucinda, che scrive sul foglio una serie di numeri senza alcun apparente significato, come fosse guidata da alcune voci...

Una partenza veramente intrigante per Knowing, film diretto dal talentuoso ed oramai affermato Alex Proyas (Il Corvo, Dark City, Io, Robot), ma purtroppo non riesce a mantenere le alte aspettative. Il film potrebbe essere descritto come un pastiche malriuscito di vari generi: horror-thriller-catastrofico ed altro ancora. L'inizio mi ha ricordato le atmosfere di Sings, dove la tensione per un evento puramente locale si trasforma in qualcosa di più grande, assumendo proporzioni globali. A parte quindi l'inizio promettente e le premesse intriganti, il film è minato da diverse pecche strutturali che ne pregiudicano la riuscita.
In primo luogo la scandalosa interpretazione di Cage, che ha smesso ufficialmente di fare l'attore, limitandosi a comparire con due espressioni (accigliata e confusa) per incassare il suo lauto ingaggio a fine riprese.
Inoltre non posso non denunciale le macroscopiche falle ormai endemiche per pellicole di questo genere, in esponenziale aumento visto l'avvicinarsi del fatidico 2012: il tema della catastrofe globale risulta ripetitivo, la tensione crescente è prevedibile e fa sbadigliare, per poi concludere il film sempre con lo stesso bilancio apocalittico, con pochi che si salvano (forse la speranza dello "Yes We Can" obamiano?). Condite il tutto lasciando da parte ogni minima dose di ironia, e avrete due ore in cui attenderete con ansia la fine del mondo, per vedere almeno Cage che smette di recitare.
Alcune cosine buone le salviamo: il tema degli alieni è così demenziale ma è in parte originale, le scene delle catastrofi sono così splatter da risultare apprezzabili per il coraggio (e la cattiveria) e la breve scena finale con tanto di musica classica in sottofondo si distingue.
Trovo però insostenibile che il film sia infarcito di vere e proprie facinolerie, che impietosamente elenco:
- Come mai il personaggio interpretato da Nicholas Cage, scienziato mega-esperto di astrofisica, si rende conto a 2 minuti dalla fine del mondo che il suo articolo scientifico contiene un insignificante errore che una volta corretto ci svela l'apocalisse? Saperlo prima no?
- Perchè gli alieni "buoni" hanno tormentato una povera bambina con le loro terrificanti voci, confidandole le tragedie dei prossimi 50 anni e portandola al suicidio?
- Perchè gli alieni salvano solo i fanciulli schizzati che sentono le voci? E soprattutto, dove diavolo li hanno portati? Non potevano salvare tutti noi o almeno creare un mega-scudo solare?
- Perchè i produttori si ostinano a far recitare Nicholas Cage? (vabbè, questa è gratuita)

In attesa dei riscontri futuri, imbottiglio questa recensione e ve la lascio fino all'uscita del film in Italia. Con la speranza che però non siate andati a vedere questa boiatona!

Voto: 4

2 comments:

10 e lode per l'articolo puntuale e divertentissimo: ci sei mancato Gianchi! Mi unisco al coro contro Nicholas Cage.. mai sopportato e sinceramente ora è anche peggio di quando provava a fare l'attore!

capisco che possa sembrare confuso ma il riferimento a ezechiele non è casuale ma la chiave di lettura IMHO