di
Luca Fornaciari

[IL COMICO] Fenomenologia del telespettatore di serie tv

Un tempo si chimavano sceneggiati, poi soap opera (che ancora durano, ma sono poche!), infine serie tv o fiction. Da dove nasce la passione dell'italiano medio per queste brevi ma intense scheggie di storie che durano poco e creano dipendenza? E' possibile tracciare una cronistoria che illustri l'evoluzione del pollice opponibile da telecomando che in noi italiani è più che mai evidente?
E in tutto questo, le fiction di adesso che provengono dagli Stati Uniti o direttamente dal mulo di casa (chi vuol capire...), hanno ancora la capacità di affascinare un pubblico cresciuto con Belfagor e La Freccia Nera?
Cerchiamo di delineare il nostro oggetto di studio: il telespettatore di fiction del Belpaese.

Preistoria - Carosello
Arriva la TV e miete subito le prime vittime: Rischiatutto, Carosello, e i primi timidi, castigati varietà del grigio monocanale. Il fictiomane è ancora un uomo delle caverne: distratto, senza passioni, e privo di ogni traccia di dipendenza. Va a vedere la TV al baretto sotto casa; guarda le partite se ce ne sono, ride alle battute di Sordi e Mina di RAI Studio 1, ma non consulta una guida televisiva, e non conosce il palinsesto, che per i più colti è solo un papiro riscritto in epoca medievale e basta.
Solo Carosello rappresenta quella svolta cruciale nel modo di considerare la TV come esperienza e come appuntamento fisso. Il fictiomane si appassiona alla serialità degli spot di Carosello e arriva addirittura ad attenderne qualcuno la sera; ma la cosa finisce lì. Non sussiste una fruizione compulsiva: dopo Carosello si va a letto, non sui blog a commentare le vicende dei cowboys della Carne Montana.

Età del Ferro - Maigret e la Cittadella
Gli scenggiati fanno la loro comparsa per ovviare alle evidenti carenze di budget dei produttori televisivi. Pochi soldi, qualche parete a delimitare gli spazi, un sacco di recitazione "teatrale". Ma è una rivoluzione: la gente si appassiona, chiede di più, vuole vedere il seguito. Ma ancora non ci siamo! Non esiste il concetto di "season", di stagione a puntate fisse, non c'è il "final" che lascia tutti con il fiato sospeso, e drammaticamente le serie sono poche con pochissime puntate. Inoltre i temi sono più che mai di dominio publico: Maigret di Simenon, la Cittadella di Cronin, la Freccia Nera di Stevenson... lo spoiler viene su quasi senza pensarci! Sono tutte pubblicazioni popolari e fin troppo accessibili. Altro che misteri di Lost!

Rinascimento - Star Trek e i Visitor
Gli anni 80' sanciscono la grande rivoluzione copernicana della TV. Nascono nuovi canali, e quindi nuovi palinsesti da riempire. Ma con che cosa? Dopo averle riempite di culi e tette (scusate la scivolata), il Biscione nazionale compra a poco prezzo delle serie tv vecchie di anni, facendo un colpaccio! Ecco quindi che arriva sugli schermi nazionali Star Trek, serie vecchia di 10-15 anni, ma pronta a conquistare i nostri cuori di appassionati di fantascienza, che negli anni 80' vede una vera e propria rinascita del genere.
I Visitors sono una miniserie popolarissima che, data la sua brevità, riusciamo perfino a vedere tutta, e iniziamo anche noi a creare dei filoni capaci di sfornare diverse stagioni: chi non conosce il commissario Cattani e la serie infinita della Piovra?
Ormai la strada è spianata, e i canali si moltiplicano di anno in anno!

Età dell'Oro - Rivombrosa e le copie di CSI
Con Rivombrosa abbiamo il grande ritorno al melò/sentimentale/in costume che tanto piace alle mamme, alle nonne e alle ragazzine. Dall'America, che rinuncia a produrre film decenti perchè costano troppo e rendono poco, siamo sommersi da serie tv di ogni tipo, ma noi (leggasi Mediaset) scegliamo solo i megasuccessi come ER e li importiano 1-2 anni dopo. Sempre meglio che con Star Trek.
Visto che importare costa e il prodotto autarchico è da preferire, iniziamo pure a copiare senza pudore i prodotti statunitensi: CSI, ER, Dott. House, Lost, si trasformano in volgari versioni all'amatriciana. Ma il grande passo è stato fatto.

Tecnocrazia ideale - Torrent e Itasa, la fine del monopolio televisivo
I veri fictiomani lo sanno: la serie migliore è quella vista in lingua originale. E non sto parlando di Sky, ma bensì della possibilità di scaricare agilmente tutte le serie americane utilizzando il nostro PC e una connessione a banda larga. I forum che offrono servizi artigianali di sottotitolazione sono diventati tantissimi e fanno impallidire la pagina 777 di televideo, mentre scaricare serie TV è sempre più veloce e facile.

Il futuro? Serie TV on-demand, in cui magari saremo noi i protagonisti di un bel atterraggio aereo di fortuna su di un isola circondata da gente che non sta troppo bene...
Oppure un bel crossover tra le varie serie: per esempio CSI che da la caccia a Dexter che si è messo a far fuori tutte le belle signore di Wisteria Lane... Chissà!

1 comments:

GIAN said...

Gianki a volte sei davvero un genio totale.