di
Luca Fornaciari

[CINEMA] Viaggio al centro della Terra 3D - Recensione

Inutile specificare che se il titolo del film conteneva la parola "3D" c'era da aspettarsi quale fosse il chiaro intento della produzione. Eric Brevig, neo regista ma veterano per quanto riguarda gli effetti visivi, ha reinterpretato un classico di Jules Verne puntando tutto sulla teatralità delle scene. Con l'utilizzo di effetti ed ambientazioni digitali di buona resa, il film ha ricevuto una ulteriore spettacolarità visiva attraverso l'utilizzo del 3D stereoscopico.
Come dicevo, la pellicola ha il chiaro intento di attirare il pubblico più per queste caratteristiche piuttosto che per l'accuratezza della trama o un'attesa reinterpretazione di un grande classico.

Riguardo appunto la trama, il film alterna momenti di grande ironia e humor a sequenze drammatiche: la sensazione che ne deriva è che il film ricordi più le pellicole alle quali si è ispirato piuttosto che essere percepito come un nuovo tassello di questo ormai dimenticato genere (capitanato a mio parere da "I Goonies" - di Steven Spielberg - 1985).

In conclusione Viaggio al centro della Terra 3D racchiude il suo intento nel titolo stesso: una divertente immersione cinematografica in un mondo 3D capace di suscitare piacere ed emozioni inaspettate che altrimenti non sarebbero state trasmesse nello stesso modo.
Voto: 6



1 comments:

Gianchi said...

Sottoscrivo in pieno... Peccato per Brendan Freaser non vada oltre i filmetti di questo tipo. Scherzi a parte non mi pare un attore così cane! Potrebbe migliorarsi molto.